Un regalo per te

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Non voglio fare un regalo perché si deve. Quella del natale è una tradizione che esercita al consumo, non all'amore. Il natale non c'entra niente con l'amore. La sporca pubblicità "A natale puoi..." è quanto di più offensivo ci possa essere dentro la televisione.
"A natale puoi fere quello che non puoi fare mai...". Non è vero. Sempre si può fare quello che si fa a natale, se si intende essere tolleranti e mostrare amore verso il prossimo.
"E' natale e si può fare di più...". Non è vero. Sempre si può fare di più, se non si intende il solo consumo di oggetti e di cibo.
Fate un regalo a vostro figlio, regalategli un giocattolo usato senza incartarlo. Tiratelo fuori da sotto il tavolo con sincerità e semplicità. Questo gesto imparerà ad apprezzarlo e quando avrà vent'anni vi sarà riconoscente!

Quando sai che sarà felice perché avrà riconosciuto e capito il tuo amore,
quando sai che non sarà felice solo perché avrà consumato venti secondi di attesa,
allora sai che avrai fatto un vero regalo.

12/18/2009 04:15:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Le bandiere della gente

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Il NO B DAY non è stato soltanto viola. C'erano anche le bandiere dei partiti alzate al cielo dalle persone. Ma facciamo attenzione: ieri non c'erano i partiti, c'erano le persone. I partiti non ci sono più da tanto tempo. Il sistema politico italiano si è omologato ad un modo di fare politica che non c'entra nulla con il Paese e con la gente. Quello che resta dei partiti è una casta che tiene duro. Per fortuna, invece, le ideologie di questi partiti ci sono ancora e sono custodite con grande impegno da molti milioni di italiani, alcuni dei quali ieri erano in piazza a manifestare al NO B DAY.

Credo che a tutti questi milioni di italiani interessi uno Stato in cui vengano rispettati i diritti. Credo che a tutti interessi vivere nella legalità e nella giustizia. Credo che a tutti interessi la Pace, avere un lavoro onesto e crescere un figlio. Credo anche che a molti interessi sviluppare le proprie capacità culturali e artistiche per metterle a disposizione di tutti e contribuire a rinnovare la società.

Immaginate una manifestazione completamente viola, senza altro colore, e immaginate una manifestazione dove tutte le bandiere di tutti i partiti sono rivolte al cielo in segno di protesta... C'è qualche differenza?




12/06/2009 04:20:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Roma NOBDAY 5 dicembre 2009

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Oggi a Roma e' stata una giornata davvero straordinaria. Pare che le persone presenti fossero addirittura piu' di un milione! Quando la piazza si e' riempita completamente, le strade intorno erano piene di gente che ancora doveva arrivare. Sembrava di essere al primo maggio.
Una piccola stonatura soltanto al centro del corteo, dove un paio di "rappresentanti" del Partito Democratico, che fino a ieri dichiarava la propria contrarieta' a questa iniziativa, sfilavano dietro ad uno striscione mentre i soliti servetti scattavano le bugiarde fotografie che vedremo domani su tutti i "giornali".

12/05/2009 08:30:00 PM Commenti Spedisci via mail




Cittadini informati, governo impaurito.

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La rete funziona! Lo dimostra questa ennesima porhceria del governo, che continua a legiferare per difendersi dai cittadini informati...

"Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet/ ; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l’articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta”.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!
In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata.

Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset

Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un’impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d’interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.

Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare
le coscienze addormentate degli italiani perché dove
non c’è libera informazione e diritto di critica il concetto di
democrazia diventa un problema dialettico."


(Da news@mednat.org)

12/02/2009 09:29:00 AM Commenti Spedisci via mail
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