Goldman Sachs vota per il Pd

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Sul sito del Partito Democratico è comparso questo articolo. Forse presto lo cancelleranno, viste le diverse proteste che si possono leggere nei commenti lasciati dai visitatori. Quindi, prima che questo accada, ne riporto il testo pari pari, in modo che si possa continuare a leggerlo. Chissà che cosa ha da dire Bersani, che tutto sommato ancora molti elettori che credono nella sinistra ce li ha. 


- Che cosa ne pensa del fatto che "Goldman Sachs scommette sul Pd"?
- Vuole prendere le distanze oppure crede che sia positivo?
- Lo vuole il voto di Goldman Sachs?

"Antonio Satta - Milano Finanza
pubblicato il 21 settembre 2012 , 11941 letture
Le polemiche saranno inevitabili. Per le prossime elezioni Goldman Sachs scommette sul Pd. Il colosso finanziario americano, a sette mesi dalle elezioni politiche italiane, ha pubblicato un report che farà rumore, nel quale si sostengono le chanche di una maggioranza di centro sinistra incentrata sul Pd. E questa maggioranza molto probabilmente manterrebbe la linea Monti, anche se non è chiaro se riconfermerebbe Mario Monti a capo del governo. In ogni caso, secondo il report, difficilmente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, porterà il Paese alle elezioni prima di aver risolto la questione della riforma elettorale. Goldman Sachs ritiene «probabile che vengano introdotte modifiche alla legge con l'idea di garantire una coalizione centrista a favore di una conferma di Monti».

Ora non si può dire che a Goldman Sachs non conoscano la politica e gli effetti che una dichiarazione del genere può scatenare. Se c'è una banca d'affari che con la politica e i governi, in patria e all'estero, ha avuto relazioni strettissime è proprio GS. In America hanno tirato in ballo le revolving doors (le porte girevoli) per definire il fenomeno tipico in Goldman di un dirigente di primo piano che lascia il suo incarico per passare al governo, e magari, finito il mandato, torna tranquillamente alla casa madre. Per limitarci all'Italia, Mario Draghi è stato vicepresidente di Goldman Sachs per l'Europa dal 2002 al 2005, ma tra i consulenti della banca d'affari ci sono stati anche Gianni Letta, Romano Prodi e Mario Monti. 

Ebbene, ora gli analisti di Goldman Sachs, peraltro molto attiva nella vendita di Btp nei momenti in cui lo spread era salito alle stelle e grande sostenitrice di un governo Monti post-Berlusconi nelle fasi calde del novembre scorso, scrivono che il tempo del governo tecnico del loro autorevole ex collega, «sta per finire» e «l'Italia potrebbe risentire dell'incertezza politica collegata alle future elezioni politiche in agenda ad aprile 2013». 11 maggior rischio per il Paese, secondo la banca d'affari, verrebbe da una vittoria delle forze euroscettiche e tra queste colloca il Pdl di Silvio Berlusconi e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Del resto, scrivono gli analisti, «le riforme impopolari del governo Monti, ad esempio l'Imu dal valore di 20 miliardi di euro all'anno, hanno favorito campagne politiche anti-europee e anti-euro di vari partiti». Non va nemmeno sottovalutato l' appeal politico di Grillo, perché «ha buone opportunità di guadagnare un gran numero di seggi in Parlamento, riflettendo la di saffezione degli italiani all'esistente establishment politico».
GS rimane cauta, ma comunque «costruttiva», sulle dinamiche di mercato dei titoli di Stato italiani che potrebbero soffrire se la credibilità del nuovo programma di acquisto della Bce fosse messa in discussione, soprattutto in considerazione del debole scenario macroeconomìco. Ma pesa anche l'incertezza sugli esiti delle prossime elezioni, tanto che gli analisti arrivano a delineare tre possibili scenari che potrebbero portare l'Italia a ricorrere al programma di aiuti Efsf/Esm, così ribattezzati: il vincolato, il tattico e il mani-legate». Nei primo scenario («il meno probabile») l'Italia potrebbe essere obbligata a ricorrere ai fondi per il riemergere «delle tensioni sull'obbligazionario» che potrebbero rendere «illiquido il mercato dei Btp»; un'ipotesi possibile con «una vittoria dei partiti anti-europei». Nel secondo scenario, il governo italiano potrebbe «tatticamente» vincolarsi al Fondo salva Stati prima delle elezioni, «senza in realtà averne bisogno», annullando il rischio contagio dalla Spagna. Il terzo e ultimo scenario prevede che la richiesta di sostegno possa essere avanzata da Monti stesso, prima delle elezioni, per «legare le mani al suo successore»."

9/27/2012 12:19:00 AM Commenti Spedisci via mail
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Autonomia alimentare

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"In teoria dei sistemi un sistema è dotato di autonomia se le relazioni e interazioni che lo definiscono nel suo complesso sono determinate solamente dal sistema stesso" (Wikipedia).




Se io mi sento parte del sistema alimentare mondiale e credo di partecipare attivamente e giustamente al suo funzionamento, allora posso dire di avere autonomia alimentare.
Ma se credo di non avere alcuna voce in capitolo e, anzi, sono sicuro che stiamo sbagliando ma non ho alcun mezzo per intervenire nel sistema, allora io non ho affatto autonomia alimentare. E me ne rendo conto subito quando scopro quali sono le cause per cui è stato necessario inventare il terzo mondo. Sì, inventare... Perché il Mondo è uno solo, non sono tre. Con il termine "Terzo mondo" si definisce un'illusione creata appositamente per aiutarci a giustificare il nostro status.

La persona che vede con chiarezza la direzione verso la quale sta andando la nostra epoca sa che c'è tutto il tempo per recuperare le autonomie perdute, quelle autonomie che saranno di vitale importanza nei prossimi anni, quando la crisi che stiamo vivendo adesso avrà superato il livello finanziario e inizierà a toccare quello energetico e alimentare.

Nel mercato immobiliare dei prossimi anni assisteremo ad una forte inversione nei prezzi dei terreni per uso agricolo rispetto a quelli per uso edilizio. I terreni per uso agricolo saranno sempre più ricercati e il loro prezzo aumenterà. Spaventa il dato secondo cui in Lombardia produciamo solamente l'1% di tutto il cibo che mangiamo.

L'autonomia di primaria importanza sarà ovviamente quella alimentare, non quella energetica. Non si tratterà solo di imparare a coltivare l'insalata. Sarà fondamentale conoscere il proprio corpo, sapere di quali sostanze abbiamo bisogno per vivere in salute, sapere produrre queste sostanze e sapere come conservarle per averne disponibilità tutto l'anno. Sarà necessario inoltre conoscere la propria terra, perché è in funzione delle possibilità di questa che dovremo selezionare i prodotti con la resa migliore.

9/28/2010 03:16:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Vita e progresso

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Esistono i condizionamenti. Esistono tradizioni della nostra cultura che vengono accettate senza nemmeno pensare. Questo non è un male di per sè. Molte di queste tradizioni sono buone, credo.
Qualche volta, però, ho pensato al lavoro e ho scopero che c'è qualcosa che non funziona. L'ho scoperto così, provando ad immaginare la Terra molto più piccola, una Terra molto piccola con pochissimi abitanti. Nulla di diverso, quindi, matematicamente. Tra questi abitanti c'ero anch'io. Una specie di strano sogno. In questo sogno aprivo la porta e mi trovavo a guardare il sole che faceva luce sul cortile. Alcune persone mi salutavano ed io rispondevo con una smorfia impacciata. Mi chiedevo cosa dovessi fare. Tutti facevano qualcosa. Quello si occupava del tetto, quell'altro della stalla, un tizio con alcuni altri della centrale, alcune graziose ragazze guidavano uno strano e silenzioso macchinario, due bambini strillavano, un vecchio ricavava nettare da un fiore. Passavano i giorni e mi rendevo conto che queste persone parevano in vacanza. Ma quella era la loro vita. Dovevano fare solo quello che serviva loro.
Un bilancio zero, materialmente parlando. Tutto il resto era vita e progresso.
Quella del lavoro è una tradizione distorta dal tempo e dall'inganno. Il genere umano poteva essere nel futuro, oggi, se gli obiettivi del lavoro non fossero stati allontanati dalla comunità. Quando il mio lavoro viene ricompensato con una banconota, gli obiettivi del mio lavoro sono anonimi ed estranei a qualsiasi concetto di comunità. Questo crea una distanza tra la mia vita e quello che faccio per vivere. Il risultato è la corsa alla sopravvivenza, che si sostituisce alla piena e illuminata vita.

8/30/2010 10:33:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Televisione e verità

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Sono in corso sgradevoli eventi che riguardano la libertà dell'informazione televisiva. La Rai dovrebbe essere al servizio dei cittadini ed invece è al servizio dei partiti. Se i partiti sono collusi con la criminalità - e ci sono molti fatti che ormai fanno sospettare pesantemente questa collusione - allora significa che la Rai risponde ad interessi criminali e non ad interessi della società civile.
Per questo è molto grave se trasmissioni come Annozero e Report verranno chiuse.

Ho inviato questa mail alla redazione de Il fatto quotidiano sperando di riuscire a diffondere questa iniziativa. Si tratta di una risposta civile assolutamente pacifica rivolta al canale Rai su Youtube.

"Mi chiamo Massimiliano e so che stanno per accadere nuovi spiacevoli eventi contro l'informazione televisiva, visti i recenti fatti che riguardano Santoro e Annozero.
Il canale della RAI su youtube ha i commenti disattivati.
Però è possibile inviare un messaggio.

Io ho scritto questo messaggio:
"Siete dei delinquenti. State ammazzando l'informazione televisiva.
Chissà come mai la gente non vuole pagare il canone..."

Poi ho cliccatu su "Segnala violazione dell'immagine"

perché la RAI svolge atività di censura dell'informazione.

Infine ho cliccato su "Blocca utente"

così la sua reputazione su Youtube peggiorerà.

Queste semplici mosse, da parte di molti, possono fare arrivare un certo messaggio importante.
Mi piacerebbe che voi proponiate queste mosse ai vostri lettori.

Un saluto e un ringraziamento.
Massimiliano Silvestri"


Ho un sogno: che Elisa possa sapere la verità dalla televisione, e se la televisione non racconterà ancora la verità che Elisa abbia la consapevolezza per non guardarla.

5/21/2010 03:21:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Impresa senza profitto

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Non mi intendo molto di economia ma credo che quella sul profitto sia una questione più culturale che economica. Il profitto è "la differenza tra il valore del prodotto venduto ed il suo costo di produzione". I costi di produzione sono tutte le spese necessarie per realizzare il prodotto venduto. In questi costi ci sono le materie prime, l'affitto dei locali, le bollette, i macchinari, la manutenzione, gli stipendi, e tra gli stipendi c'è anche quello dell'imprenditore.
Mettiamo di essere in una località qualsiasi ad osservare l'imprenditore Rossi.
Il signor Rossi ha dato vita ad una piccola produzione di biscotti artigianali. Ha cominciato a produrre un quantitativo di prodotto sufficiente a soddisfare solo la metà delle richieste. Successivamente ha modificato la sua produzione fino a trovare la quantità media ideale. Lo stipendio del signor Rossi è commisurato alla responsabilità che ricopre nell'azienda e al tempo che dedica a questa. Lo stipendio dei 5 dipendendi è commisurato al lavoro che ciascuno di questi svolge in produzione e in amministrazione.
Il profitto di questa azienda è zero. Questo significa che tutti percepiscono regolarmente lo stipendio, Rossi compreso, e che tutti i costi esterni vengono pagati.
Se il profitto fosse negativo ci sarebbe un problema all'interno dell'azienda. Sarebbe infatti necessario abbassare i costi per livellare la situazione e ritornare ad un profitto pari a zero. Rossi potrebbe diminuire i costi abbassando un po a tutti lo stipendio e in questo caso a rimetterci sarebbero tutti i lavoratori, Rossi compreso.
Consideriamo la possibilità di abbassare gli stipendi come se fosse una risorsa aziendale. L'azienda ogni mese paga 100 per gli stipendi. Se l'azienda in via straordinaria avesse bisogno di 20, invece di 100 potrebbe pagare 80 recuperando così il 20 che gli serve. In questo senso, al di là di qualsiasi altra questione etica, la possibilità di abbassare gli stipendi per recuperare denaro può essere vista come una risorsa aziendale. Questa risorsa, però, non è infinita e raggiungerà il suo limite quando tutti i lavoratori interni ed esterni inizieranno a lavorare gratis. Ma raggiunto questo limite l'azienda andrebbe al collasso perché i lavoratori, che hanno bisogno dello stipendio, andrebbero via e l'azienda si fermerebbe.
Se il profitto fosse invece positivo ci sarebbe lo stesso identico problema, ma all'esterno dell'azienda, con le stesse dinamiche descritte nel caso opposto, perché anche le risorse extra aziendali non sono infinite. Le risorse extra aziendali sono solo più numerose, molto numerose, e per questo motivo tendiamo a considerarle infinite.
Quando il profitto è positivo qualcosa di esterno viene consumato, non c'è niente da fare. Così come si abbassano gli stipendi (risorsa interna) per far fronte ad un profitto negativo, allo stesso modo si abbassa il numero di una risorsa esterna per far fronte ad un profitto positivo.
Ecco perché credo che l'imprenditore d'avanguardia avrà successo quando riuscirà a mantenere costantemente il profitto della sua impresa a zero.

4/28/2010 05:25:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Autodistruzione della classe dirigente

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Ho scritto questa mail a Milena Cecchetto, sindaco del comune di Montecchio Maggiore, la quale ha messo a pane e acqua nove bambini che frequentano la mensa scolastica perché i loro genitori non riescono a pagare la retta.
Avanti così, classe dirigente! Avanti con l'autodistruzione!

"Buongiorno Milena.
Volevo farle i miei complimenti per la sua mossa intelligente.
Abbiamo davvero bisogno di pOLITICI con la "p" minuscola come lei che facciano aprire gli occhi alla gente, dando così una mano all'inesorabile processo di autodistruzione che questa classe dirigente delinquente ha intrapreso senza rendersene conto.

Un cordiale saluto
Massimiliano Silvestri"

3/23/2010 06:30:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Il nostro suono

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Siamo milioni di persone.
Siamo brutti, belli, gentili, maleducati, arroganti e altruisti.
Siamo noi, un popolo maledetto dal nostro tempo e dalla nostra ignoranza.
Siamo un paese che ha imparato a soffrire, senza fare troppo rumore.
Siamo contenti del nostro quotidiano, perché un altro diverso non lo immaginiamo.
Siamo noi, un popolo colpito dall'indifferenza.

Noi. Noi. Noi. Cosa cazzo significa "noi"?
Sembra una sigla. Noi... E' un suono, senza senso, che mi fa ridere.

Siamo raggruppati, dentro cerchi chiusi che fanno finta di essere ideologie.
Siamo imprigionati e non riusciamo a reagire, perché dentro il nostro gruppo siamo in pochi.
Siamo arrabbiati per questo, e ce la prendiamo con gli altri, che non centrano niente.
Siamo stupidi, perché non siamo liberi.

Non siamo una società. Siamo schiavi.

1/09/2010 10:32:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Un regalo per te

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Non voglio fare un regalo perché si deve. Quella del natale è una tradizione che esercita al consumo, non all'amore. Il natale non c'entra niente con l'amore. La sporca pubblicità "A natale puoi..." è quanto di più offensivo ci possa essere dentro la televisione.
"A natale puoi fere quello che non puoi fare mai...". Non è vero. Sempre si può fare quello che si fa a natale, se si intende essere tolleranti e mostrare amore verso il prossimo.
"E' natale e si può fare di più...". Non è vero. Sempre si può fare di più, se non si intende il solo consumo di oggetti e di cibo.
Fate un regalo a vostro figlio, regalategli un giocattolo usato senza incartarlo. Tiratelo fuori da sotto il tavolo con sincerità e semplicità. Questo gesto imparerà ad apprezzarlo e quando avrà vent'anni vi sarà riconoscente!

Quando sai che sarà felice perché avrà riconosciuto e capito il tuo amore,
quando sai che non sarà felice solo perché avrà consumato venti secondi di attesa,
allora sai che avrai fatto un vero regalo.

12/18/2009 04:15:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Le bandiere della gente

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Il NO B DAY non è stato soltanto viola. C'erano anche le bandiere dei partiti alzate al cielo dalle persone. Ma facciamo attenzione: ieri non c'erano i partiti, c'erano le persone. I partiti non ci sono più da tanto tempo. Il sistema politico italiano si è omologato ad un modo di fare politica che non c'entra nulla con il Paese e con la gente. Quello che resta dei partiti è una casta che tiene duro. Per fortuna, invece, le ideologie di questi partiti ci sono ancora e sono custodite con grande impegno da molti milioni di italiani, alcuni dei quali ieri erano in piazza a manifestare al NO B DAY.

Credo che a tutti questi milioni di italiani interessi uno Stato in cui vengano rispettati i diritti. Credo che a tutti interessi vivere nella legalità e nella giustizia. Credo che a tutti interessi la Pace, avere un lavoro onesto e crescere un figlio. Credo anche che a molti interessi sviluppare le proprie capacità culturali e artistiche per metterle a disposizione di tutti e contribuire a rinnovare la società.

Immaginate una manifestazione completamente viola, senza altro colore, e immaginate una manifestazione dove tutte le bandiere di tutti i partiti sono rivolte al cielo in segno di protesta... C'è qualche differenza?




12/06/2009 04:20:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Roma NOBDAY 5 dicembre 2009

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Oggi a Roma e' stata una giornata davvero straordinaria. Pare che le persone presenti fossero addirittura piu' di un milione! Quando la piazza si e' riempita completamente, le strade intorno erano piene di gente che ancora doveva arrivare. Sembrava di essere al primo maggio.
Una piccola stonatura soltanto al centro del corteo, dove un paio di "rappresentanti" del Partito Democratico, che fino a ieri dichiarava la propria contrarieta' a questa iniziativa, sfilavano dietro ad uno striscione mentre i soliti servetti scattavano le bugiarde fotografie che vedremo domani su tutti i "giornali".

12/05/2009 08:30:00 PM Commenti Spedisci via mail




Cittadini informati, governo impaurito.

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La rete funziona! Lo dimostra questa ennesima porhceria del governo, che continua a legiferare per difendersi dai cittadini informati...

"Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet/ ; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l’articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta”.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!
In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata.

Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset

Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un’impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d’interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.

Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare
le coscienze addormentate degli italiani perché dove
non c’è libera informazione e diritto di critica il concetto di
democrazia diventa un problema dialettico."


(Da news@mednat.org)

12/02/2009 09:29:00 AM Commenti Spedisci via mail
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Il governo agisce di nascosto

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Pubblico questa notizia che mi è arrivata grazie al Professor Altieri.
"La prima sensazionale innovazione della finanziaria 2010 è la silenziosa scomparsa del 5x1000, quel contributo volontario che i contribuenti potevano versare al non profit, alla ricerca scientifica e sanitaria e all'università.
Questa misura era stata non più di 5 anni fa il fiore all'occhiello del Ministro Tremonti, o forse sarebbe meglio dire la foglia di fico con cui tappare la restante macelleria sociale perpetrata dalle sue finanziarie.
Ebbene come dicevo dal 2010 non sarà più possibile versare il 5x1000, basta vedere che nel modello CUD 2010 non vi è più la casellina dedicata. Ne va da se che il Terzo settore, che ha bisogno di risorse stabili per operare e per pianificare i propri interventi, ne riceverà un contraccolpo non indifferente.
I fondi al Terzo Settore potrebbero arrivare dallo Scudo Fiscale ma questo dipende da quanto incasserà lo stato da questo provvedimento. Ma mi pare che vi siano già troppe bocche da sfamare e una sola 'puppaiola': contratto degli statali, blocco delle rette universitarie, ricerca e ora volontariato.
Per non parlare della moralità del gesto. Vi immaginate le associazioni di volontariato impegnate nella lotta alle mafie e all'illegalità accettare fondi che arrivano dalla più grande operazione di pulitura di capitali illeciti? Oltre al danno, la beffa.
La seconda mossa è la mannaia sul Servizio Civile Nazionale. Dopo il dimezzamento dei fondi previsto dalla finanziaria 2008/2009 anche quest'anno assistiamo ad un altro massiccio taglio di trasferimenti. La conclusione è che verranno assunti sempre meno ragazzi per cui , grazie a questa forte limitazione del servizio civile, migliaia di anziani, disabili, emarginati sociali vedranno una riduzione netta dei loro servizi. Gli verrà a mancare quel lato di umanizzazione ed organizzazione che da sempre il volontario in servizio civile rappresenta. La cosa che invece spaventa di più che visti i numerosi tentennamenti del governo, e i silenzi dei ministri interessati c'è il rischio che salti completamente il bando di concorso per Servizio Civile Nazionale del 2010. Un anno di stop in cui nessuno potrà e avvalersi di questo servizio. Sarebbe una catastrofe."
(Antonella Zarantonello)

11/24/2009 10:39:00 AM Commenti Spedisci via mail
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Il grande affare influenza

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Sembra che chi guarda la televisione e legge i giornali venga bombardato da notizie poco oneste anche riguardo la salute, perché la salute, o forse dovrei dire la malattia, dei cittadini è un enorme affare per diversi grandi gruppi che operano nel campo della sanità.
Mi scuserete se quando sento la parola "sanità" mi viene in mente la parola "mafia", ma devo dire che una campagna così distribuita che riguardi il fatto di non prendere un raffreddore - perché di questo si tratta, per quello che ne sappiamo - fa venire il sospetto che dietro a tutto questo parlare si nasconda una enorme campagna pubblicitaria travestita per convincere le masse a comprare un medicinale e a far sentire che c'é uno Stato che si occupa della nostra salute.

11/23/2009 07:52:00 PM Commenti Spedisci via mail
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La politica ci sta rubando anche l'acqua!

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Riporto una mail inviata da Segreteria Forum Acqua (segreteria@acquabenecomune.org)

Comunicato stampa

Approvato l'Art. 15: acqua privata per tutti!
La battaglia non si ferma: andremo avanti nei territori e a livello nazionale


Oggi (siamo nel mese di Novembre) con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati si è concluso l'esame del decreto 135/09 il cui Art. 15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell'acqua potabile in Italia.

Il Governo impone per decreto che i cittadini e gli Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un bene comune com'è l'acqua per consegnarlo nelle mani dei privati e dei capitali finanziari. Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della Commissione Europa mentre non esiste nessun obbligo e le modifiche introdotte per sopprimere la gestione “in house” contrastano con i principi della giurisprudenza europea. Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi anni a soggetti privati, sperimentate in alcune Provincie Italiane o a livello europeo abbiano prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe, diminuzione degli investimenti e un aumento costante dei consumi, si continua a sostenere che mercato e privati siano sinonimi di efficienza e riduzioni dei costi.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è sceso da subito in campo per contrastare questo provvedimento con la campagna nazionale "Salva l'Acqua" verso la quale si è registrata un'elevatissima adesione.

Ad oggi abbiamo consegnato al Presidente della Camera 45.000 firme a sostegno dell'appello che chiedeva il ritiro delle norme che privatizzano l'acqua.

Inoltre, migliaia di persone hanno manifestato il proprio dissenso e contrarietà all'Art.15 in un presidio svoltosi lo scorso 12 Novembre a Piazza Montecitorio e in varie mobilitazioni territoriali, migliaia di persone hanno inviato mail ai parlamentari per chiedere di non convertire in legge il decreto 135/09, molte personalità hanno espresso da una parte la loro indignazione e dall'altra il loro sostegno alla campagna.

In questi giorni è cresciuta nella società la consapevolezza che consegnare l'acqua al mercato significa mettere a rischio la democrazia. Nonostante questa mobilitazione della società civile e degli stessi Enti locali, il Governo ha imposto il voto di fiducia e non accoglie le richieste e le preoccupazioni espresse anche molti Sindaci di amministrazioni governate da maggioranze di differenti colori politici.

Come Forum dei Movimenti per l'Acqua siamo indignati per la superficialità con cui il Governo, senza che esistessero i presupposti di urgenza, ha voluto accelerare la privatizzazione dell’acqua.

A questo punto siamo convinti che la contestazione dovrà essere ricondotta nei territori, per chiedere agli Enti Locali che si riapproprino della podestà sulla gestione dell'acqua tramite il riconoscimento dell'acqua come diritto umano e il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e nel contempo di sollecitare le Regioni ad attivare ricorsi di legittimità nei confronti del provvedimento.

Queste percorsi di mobilitazione sono percorribile così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d'Italia, da ultimo quello di Venezia.

Il popolo dell'acqua continuerà la battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico assumendo iniziative territoriali e nazionali volte a superare l'Art. 15 del decreto legge.

Come Forum dei Movimenti, chiediamo a tutta la società civile di continuare la mobilitazione e far sentire il proprio dissenso anche dopo l’approvazione dell’art. 15 attraverso mobilitazioni sui territori ed invio di messaggi a tutti i partiti, ai consiglieri comunali provinciali e regionali, ai parlamentari locali

A Sindaci ed agli eletti chiediamo di dar vita nelle rispettive istituzioni a prese di posizioni chiare che respingano la legge e di dar vita a iniziative di protesta nelle istituzioni stesse.

11/19/2009 02:24:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Terra! Un bene della comunità

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C'è un gruppo di persone di Laveno Mombello che sta portando avanti un'iniziativa
davvero interessante.
Viviana, un'insegnante, decide di concedere in uso ad alcuni suoi amici
un pezzo del suo prato per trasformarlo in un orto un grande orto.
Da questo pezzo di prato Eduardo, Fabrizio, Damiano e Michele, con l'aiuto di Remo e Stefano, hanno realizzato un orto in comunità.
Ma che cosa è la comunità?
Noi siamo una comunità?

10/06/2009 06:32:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Lo scudo fiscale votato dagli assenti

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Oggi ho scritto questa email a Paola Binetti, del Partito Democratico, assente durante la votazione dello scudo fiscale.

"Gentile Paola Binetti,
non la conosco e per questo non voglio accusarla di nulla.
Voglio solo farle presente che la fuori, fuori dalle finestre dei palazzi che occupate, è pieno di persone di sinistra che non sanno più dove diavolo andare perché non esiste più la sinistra!
Se lei è onesta, faccia un favore a tutti noi... Lasci il PD e aspetti che ritorni il coraggio per fare la Politica vera.

Grazie.
Massimiliano Silvestri"

10/06/2009 02:06:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Il Dio Denaro

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Siamo tutti cresciuti credendo nel nostro Dio, un Dio con la D maiuscola. Il Dio Denaro. Basta una distrazione per trovarsi circondati da un caldo artificiale che ci fa sentire liberi.
C'è un problema nella nostra società. Crediamo che il valore per eccellenza sia il denaro. Questo è un grosso problema perché questa sbagliata visione ci porta a ricercare il denaro anziché la conoscenza.
Io so fare il pane come lo sanno fare molti di voi. Quelli che non lo sanno fare possono averlo comunque grazie al denaro. Ma il denaro non è il pane. Il denaro è solo un mezzo di scambio. Se l'ultimo uomo capace di fare il pane morisse, non ci sarebbe banconota al mondo in grado di procurare una pagnotta.
Dobbiamo stare attenti a non confondere il valore con il denaro.
Sei tu, il valore. La conoscenza è il valore. Il denaro è solo un mezzo di scambio.

9/28/2009 10:57:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Nessuno si dimentichi però di quest'altro link!

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Oggi tutta facebook condivide questo link per ricordare i militari morti a Kabul.
Nessuno però si dimentichi di condividere quest'altro link, per ricordare che i morti causati dalla nostra guerra sono centinaia di migliaia. Prima o poi finirà questo maledetto petrolio.

9/21/2009 10:29:00 PM Commenti Spedisci via mail
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Le strane prime volte

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Negli anni intorno al 1994 frequentavo l'oratorio. Mi piaceva giocare con i bambini. Mi piaceva farli giocare. Tra i vari bambini mi ricordo molto bene di Jack. Mi stava simpatico e qualche volta l'ho coinvolto nelle faccende di cui ci occupavamo noi del gruppo dei più grandi.
Dopo qualche tempo ho smesso di frequentare quell'ambiente e non ho mai più rivisto Jack.
Avevo vent'anni. Ora ne ho trentacinque. Sono passati quindici anni.
Jack è ricomparso all'improvviso. Ogni tanto mi è capitato di ricordarmi di Jack in questi quindici anni. La sua faccia mi è sempre apparsa uguale. Il bambino Jack. Ma adesso Jack è diventato un uomo e la sua immagine che ho conservato per tutti questi anni non esiste più. Il bambino Jack, non esiste più. E' sparito nel nulla.
E' una strana prima volta questa che mi è capitata. Quando si pensa di avere raggiunto l'età in cui sono finite le sorprese, ci si accorge invece che le sorprese ci sono ancora ma stanno cambiando genere.

9/16/2009 11:04:00 PM Commenti Spedisci via mail




La verità è la base di ogni cosa

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La verità è la base di ogni cosa. Oggi la verità è distorta da un sistema costruito nel tempo che ha tolto forza al progresso per darla ad uno sviluppo "cieco".
Bisogna quindi iniziare dalla verità, che significa riuscire a rimettere in discussione tutto ciò che si crede di conoscere da sempre.
Se una persona inizia a mettere in discussione ciò che conosce da sempre, allora pezzettini di verità possono emergere. Quando emerge un pezzettino di verità, le persone si accorgono che la verità deve essere cercata e che per farlo devono fare loro stessi qualcosa. Inizia così una lenta e silenziosa rivoluzione culturale.
Noi moriremo quando ancora la verità sarà da cercare ma tante persone come noi avranno trovato una nuova strada.

9/08/2009 01:05:00 PM Commenti Spedisci via mail
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